Le Concerie di Bosa sono uno dei maggiori siti di archeologia industriale della zona. Queste manifatture esistevano già all'epoca dell'antica Roma ma ebbero un vero e proprio boom tra Seicento e Ottocento, prima che la crisi conducesse alla sua chiusura.
Le concerie, sistemate in una serie di edifici a due piani dall'intonaco rosa e i tetti a capanna, si trovavano vicino al fiume perché l'acqua salmastra era funzionale alla lavorazione delle pelli. Il piano inferiore ospitava i vasconi in muratura dotati di canali di scolo, quello superiore i macchinari per la finitura.
I prodotti, soprattutto suole e vacchette, erano di qualità sopraffina tanto da ottenere riconoscimenti anche all'Esposizione Nazionale di Torino del 1896. Dopo decenni di abbandono, nel 1989 le concerie vennero dichiarate monumento nazionale e si decise di istituire il Museo delle Conce di Bosa.
Qui, in una conceria settecentesca restaurata, i turisti respirano l'atmosfera delle industrie dei tempi passati e imparano tutto su questo settore artigianale grazie a foto e pannelli illustrativi.